Classe in stile Liberty
Costruito a fine Ottocento, l’edificio ha ormai più cent’anni di vita, e seppure è stato completamente ristrutturato nel 1995, mantiene inalterate le originarie linee architettoniche e il fascino del sul Liberty. Al suo interno si conservano in perfetto stato le Mura Spagnole (Sala Bastione) e altri reperti archeologici nell’area cosiddetta “Piccolo Museo”.
Le origini
Le origini del Grand Hotel si collocano in una congiuntura particolarmente significativa della storia contemporanea di Siracusa: gli anni immediatamente successivi all’abbattimento delle fortificazioni cinquecentesche che cingevano l’isola di Ortigia.
La demolizione delle mura fu un evento dirompente carico di valenze simboliche ed apriva nuove prospettive di espansione urbana e di affermazione delle nuove elites sociali.
Agli inizi del nuovo secolo inizia così a rendersi evidente l’intreccio tra cultura, turismo ed imprenditorialità. Il Grand Hotel ne diventa un simbolo.
La prima notizia dell’inaugurazione del Grand Hotel è della Gazzetta di Siracusa del 20 Gennaio del 1900. Il titolo recita: Serate musicali danzanti al Grand Hotel e poi di seguito: “Le serate musicali al Grand Hotel si succedono assomigliandosi per la buona musica che si eseguisce per il brio che vi regna sovrano e per l’affratellamento tra la colonia straniera e indigena”.
Certo è che da allora il Grand Hotel inizierà a riempire le pagine della pubblicità e della cronaca cittadina. Nella cornice liberty della Sala dei Fiori e dei Cristalli (ora Sala Athena) i borghesi e gli aristocratici locali, insieme ai turisti di passaggio, potevano assistere alle prime proiezioni cinematografiche, e le “Signore eleganti” potevano ammirare le sfilate di moda realizzate dalle migliori sartorie nazionali ed internazionali.
Una calibrata miscela di turismo, affari e mondanità sembra collocare il Grand Hotel in uno degli snodi più frequentati e più dinamici della vita sociale della allora città in espansione.
Il restauro
Negli anni dal 1991 al 1995 l’albergo subisce un profondo intervento di restauro conservativo volto, da un lato, al ripristino delle originarie architetture e, dall’altro, alla ottimizzazione degli spazi esistenti (seminterrati) nonché all’acquisizione di nuovi (roof – garden).
Adesso, a pochi metri dal mare, nell’ambito di una delle zone naturalisticamente più belle del Mediterraneo, in un ambiente carico di storia e di gloriose vicende passate, il Grand Hotel continua a fare ospitalità con la stessa eleganza e discrezione dei suoi primi albori. Le camere, lussuosamente arredate e con vista sul mare, sono dotate di: telefono diretto, cassaforte con combinazione elettronica, aria climatizzata, TV color satellite, radiodiffusione sveglia automatica, frigo bar.
La struttura è inoltre dotata di: camere per disabili, sale riunioni, salette conferenze, bar collocato nell’antica cisterna, ristorante roof – garden con vista sul Porto Grande e del Lungomare di Ortigia, spiaggia privata servita da navetta.
Fonti:
“Per una storia del Grand Hotel da fine ‘800 agli anni ’30 di Salvatore Adorno”
Tracce dalla relazione storica allegata al progetto di restauro e risanamento conservativo operato tra il 1991 ed il 1995
Piccolo Museo
All’interno del Grand Hotel Ortigia si conservano in perfetto stato le Mura Spagnole (Sala Bastione) ed altri reperti archeologici nell’area cosiddetta “Piccolo Museo”.
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